Gaia (o anche denominata Gea) nella mitologia greca rappresentava il Titano femmina che impersona il pianeta Terra. Alla fine degli anni ’70 lo scienziato inglese Lovelock sosteneva che, in quanto viva, Gaia reagirà al surriscaldamento globale raffreddandosi e provocando una nuova era glaciale. Egli pensava inoltre che fosse troppo tardi per invertire la tendenza, ma noi continuiamo a provarci.
Continuiamo a realizzare strutture che possano fornirci la cosiddetta “energia pulita”, ma a quale costo? Impattare ancor più sull’ecosistema. Che fosse “vivo” o meno, sarebbe un patrimonio da salvaguardare. Proprio venerdì tornando a casa vidi che si moltiplica il numero di pale eoliche visibili dall’autostrada. Intendiamoci, meglio quelle che una centrale nucleare, ma non venissero a dirmi che l’impatto ambientale sia sostenibile. L’unica via per salvare Gaia, ma soprattutto i nostri figli, nipoti e pronipoti, non è l’energia pulita, è il risparmio. L’unica via per ridurre l’impatto ambiantale è consumare meno, e porre fine una buona volta agli standard ai quali ci ha abituati il consumismo.
Pensateci bene!
– Ivan –
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